Antiche varietà di mele americane
Ai piedi delle colline Blue Ridge, nella Carolina del Nord, Lee Callhoun, un testardo agricoltore, sta riportando in vita un pezzo di storia americana. “Circa 100 – 150 anni fa – racconta Callhoun – questa zona era ricoperta da enormi frutteti che davano più di 6000 diversi tipi di mele: oggi purtroppo se ne contano solo poche centinaia”.
Il progetto di Callhoun è quello di salvare e riportare alla produzione le mele del “Sud”, di cui la zona andava tanto fiera.
“La zona degli Stati Uniti del Sud – racconta ancora l’agricoltore – era conosciuta per le diverse varietà, tra cui la Arkansas Black, la Gilmore Winesap, la Swiss Limbertwig e la Paragon, per dirne alcune. La mela a quei tempi era considerata essenziale nella dieta giornaliera: si mangiavano fritte per colazione, si facevano al forno, o stufate con la carne per i pranzi o le cene più importanti, e soprattutto si mettevano a seccare nei sottotetti, creando una specie di scorta per l’inverno”.
Con il passare del tempo, però molte tra le varietà più conosciute ed utilizzate iniziarono a scomparire. “La prima causa della scomparsa di molte varietà – racconta Callhoun – fu l’introduzione delle ferrovie: la possibilità di trasporto da uno stato all’altro crebbe, e questo disincentivò la produzione locale”.
Circa 30 anni fa Callhoun decise di riportare a produzione le varietà andate perdute: e fino ad oggi è riuscito a salvare circa 500 varietà, alcune delle quali sono uniche al mondo.
Ma la passione di questo agricoltore non si ferma alla storia: “Le mele di oggi hanno tutte lo stesso sapore piuttosto acidulo, che per me somiglia più a quello dell’ananas o addirittura dei lamponi. L’importanza di riportare le mele di un tempo sta anche in questo: capire i diversi sapori che sono all’origine delle diverse varietà”.
Anche Diane Flynt, di Foggy Ridge (circa 60km più a nord rispetto Lee Callhoun), condivide lo stesso progetto.
Diane si è specializzata nel recupero delle mele native dello stato della Virginia, grazie alle quali ha prodotto un eccellente sidro, riconosciuto da diverse associazioni ed organi predisposti, tra i migliori degli USA: “Il motivo principale – racconta Diane – sta proprio nello riscoprire i sapori originari delle varietà. Le mele antiche, native hanno gusti decisamente poco comuni, a volte anche complessi e molto forti ”.
Il recupero di questi antichi frutti sta riportando un mercato come quello americano a riscoprire le proprie tradizioni e le proprie radici, che per un certo tempo sembravano scomparse, ma che invece grazie alla passione di agricoltori come Lee e Diane possono tornare ad essere importanti anche per le generazioni future.
A cura di Diletta Fraizzoli