Varietà antiche: la mela Calvilla
Quella della Calvilla è una delle più antiche varietà europee. L’origine è incerta, ma vi sono testimonianze certe di questa varietà nella Germania del 1598, che sembra poi essere passata in Francia per divenire una delle varietà preferite da Luigi XIII (1626), che a questi alberi aveva dedicato una parte dei suoi giardini. Sembra che proprio a Luigi XIII si debba, comunque, il nome definitivo della varietà: Calleville.
La Calvilla fa di nuovo la sua apparizione come una delle 10 migliori varietà europee ai Congressi dei Pomologi Tedeschi sia nel 1878 che nel 1893.
E’una varietà che ama i climi miti e teme il freddo, ed e per questo si tende a pensare che abbia avuto origine in centro Europa. La delicatezza che la contraddistingue l’ha resa di difficile coltivazione, ed anche per questo oggi è considerata “antica”: pochissime sono le aziende che la producono.
Tra le sei varietà rimaste della Calvilla, le più comuni sono la bianca e la rossa d’inverno.
La varietà Calvilla Bianca è piuttosto piccola, con forma tronco-conica bassa, asimmetrica e costoluta. La buccia è liscia e sottile, di colore verde-giallo, ma tendente al ruggine attorno al peduncolo. La polpa è bianca, tenera e molto succosa.
La Calvilla Rossa, invece, mantiene la forma esterna tipica della varietà, ma con venature rosse. La polpa è bianco-rosata, croccante e saporita.
Si raccolgono entrambe da ottobre a fine novembre, e se mantenute in luogo buio ed asicutto possono mantenere fino a febbraio.
Le due varietà sono ottime sia da tavola che per la preparazione di dolci, torte e confetture.
A cura di Diletta Fraizzoli